Climate Pride

Dal 2024

Bio in breve: Il Climate Pride è una street parade colorata e festosa che chiede un’azione urgente contro la crisi climatica e per una transizione ecologica giusta. Nasce da un’Alleanza Multispecie e di movimenti per la Giustizia Climatica Planetaria. È di fatto una mobilitazione nazionale che dal 2024 chiede ai leader mondiali che si riuniscono all’evento annuale COP (la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) un impegno concreto per accelerare la transizione ecologica e praticare giustizia climatica e sociale. La prima “parata per il clima” ha colorato le strade di Roma durante la COP 29 nel novembre 2024 e da allora continua a fare informazione ed organizzare manifestazioni in occasione della conferenza annuale ed eventi in preparazione, di sensibilizzazione e divulgazione, sempre attraverso pratiche di artivismo ed un approccio di protesta creativa. Il Climate Pride, al quale aderiscono oltre 70 realtà, è un grido collettivo verso un futuro più sostenibile, che vuole mettere le energie rinnovabili, l’economia circolare, l’innovazione e l’equità sociale al centro delle agende politiche. Un tema particolarmente sentito soprattutto a fronte degli eventi estremi sempre più frequenti in Italia che evidenziano quanto la crisi climatica sia una questione che necessita soluzioni urgenti e concrete. Il modello di sviluppo basato sulle fonti fossili, il cui accaparramento alimenta tensioni e guerre che potremmo evitare se ogni Paese fosse indipendente energeticamente grazie alle fonti rinnovabili, è un modello economico che genera disatri ambientali e ingiustizia sociale.

Femminista perché: Tutte le lotte sono interconnesse. Quando marciamo per il clima, marciamo anche contro tutte le forme di oppressione, violenza e colonialismo che distruggono vite e territori. La crisi climatica non è solo una questione di emissioni o temperature: è il riflesso di un sistema che mette il potere e il profitto sopra la vita, la terra e la libertà dei popoli. Lo stesso sistema che devasta ecosistemi e comunità è quello che arma i conflitti, occupa territori, e decide chi ha diritto a respirare, a bere, a vivere in pace. Chi lotta per la giustizia climatica lotta anche per la giustizia sociale e di genere. Lotta per la pace e il disarmo. Perché non può esserci futuro in un mondo che bombarda, inquina e opprime. Difendere il clima significa difendere la vita – tutte le vite – e immaginare un mondo dove la libertà, la dignità e la cura siano più forti dell’indifferenza e del profitto. Quando interi popoli vengono privati dell’acqua, della terra e della libertà, riguarda tutt3 noi: è una questione politica, è una ferita ambientale, umana e collettiva. La distruzione dei territori, l’occupazione e la guerra sono parte dello stesso meccanismo che devasta il pianeta e sfrutta le persone. Il Climate Pride sta dalla parte di chi resiste, di chi cura, di chi costruisce futuro anche tra le macerie. Perché la giustizia climatica è giustizia per tuttə.

Grida di gioia: La fine dell’io, l’inizio del noi!

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Segnalazione a cura di GLTeam

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