Eredità
Una pagina bianca
è quello che resta
non so cosa scrivere
fa male la testa
Un grido arrabbiato
la voce è assente
soffocata da un mondo edulcorato
che in giacca e cravatta
parla ma non sente
Percentuali in slide
ma per un pubblico in poltrona rossa
in fondo ci sono anch’io
faccio parte della fetta più grossa
Sono invece in prima fila
quando il discorso è mirato
fa la ramanzina agli uomini
senza usare la parola patriarcato
La psicologa, la manager di successo,
la cantante emancipata, io, la mia amica, un po’ disprezzo
per la lotta infiocchettata
e ne sono sempre più convinta
la verità va spiattellata
Patriarcato?
Femminismo?
Coltellate?
Stupro?
Fascismo?
Ti fanno paura?
Ecco che insisto!
La voce mi torna
finché avrò fame
finché avrò sorelle con me a lottare
Per le strade
o a teatro
con una canzone stonata
ho un’eredità pesante da sputare in faccia a chi mi ha violentata!
Quest’immagine che ho scelto di allegare alla poesia Eredità si intitola Rapacità e fa parte di una serie di acrilici chiamata On Fire che ho dipinto nel mese di ottobre 2024. Qui tutte le 33 vulve “in fiamma”!
Poesia e immagine realizzate per il progetto
gioia libera tuttə 2024 | CALL for Feminist #CCTravellers